Greenchemicals è orgogliosa di annunciare la sua partecipazione a PLANETS, un ambizioso progetto europeo dedicato allo sviluppo di alternative più sicure e sostenibili per plastificanti, ritardanti di fiamma e tensioattivi. Questo progetto, finanziato dal programma Horizon Europe con un budget di 14,5 milioni di euro, mira a validare l’approccio Safe and Sustainable by Design (SSbD) proposto dal Joint Research Centre della Commissione Europea.
In qualità di membro del comitato scientifico, Greenchemicals contribuirà con la sua esperienza nella formulazione di additivi per polimeri, concentrandosi su soluzioni esenti o a basso contenuto di alogeni per polimeri stirenici utilizzati nei settori edilizio, elettrico ed elettronico.
“Come specialisti di additivi e ritardanti di fiamma, impegniamo molte energie e risorse nei processi di ricerca e sviluppo, per garantire ai nostri clienti prodotti sempre più sicuri e sempre meno impattanti per l’ambiente,” afferma la CEO Micaela Lorenzi. “Siamo orgogliosi di far parte di PLANETS e di contribuire al raggiungimento di obiettivi comuni in materia di sostenibilità economica, sociale e ambientale.”
Il progetto PLANETS in dettaglio
Il consorzio PLANETS è un vero melting pot di competenze, con 18 partner europei:
- Aziende industriali: BASF, Chemische Fabrik Budenheim KG, ELKEM Silicones, Steinbacher Dämmstoff, SYENSQO, Wacker Chemie AG, e Greenchemicals
- Piccole-medie imprese: RINA Consulting, STERNA, QSAR Lab
- Centri tecnologici: AIMEN, CEA, TNO, IPC, Fraunhofer ICT
- Organizzazioni no-profit: BioNanoNet, Università di Salisburgo, Università Radboud
Coordinato dal Commissariat à l’énergie atomique et aux énergies alternatives (CEA), il progetto punta a:
- Sviluppare alternative sicure e sostenibili attraverso il framework SSbD;
- Integrare nuove molecole in prodotti come rivestimenti, schiume isolanti e articoli per l’infanzia;
- Valutare l’intero ciclo di vita delle soluzioni sviluppate, minimizzandone l’impatto ambientale.
Il primo incontro del consorzio si è tenuto a Grenoble a fine novembre, segnando l’inizio di un percorso che promette di trasformare radicalmente l’approccio dell’industria chimica verso la sostenibilità.
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