L’anno è iniziato da poco, e in questo primo mese abbiamo riflettuto sulle future prospettive sociali, economiche e ambientali che ci attendono.
Nel team di Greenchemicals abbiamo deciso di iniziare l’anno affrontando un tema sempre caldo: la sostenibilità della plastica.
Siamo fermamente convinti che la plastica sia, e possa continuare a essere, un materiale ecologico.
Pensiamo ad alcuni esempi, che non sempre vengono alla mente.
Si tratta di un sostituto storico dell’avorio (che impedisce l’uccisione di molti elefanti), può essere usato in molte applicazioni al posto del legno, è un fantastico materiale isolante che permette di risparmiare energia, ma trova anche applicazioni insostituibili nel mondo della medicina, dell’alimentazione e l’elenco potrebbe continuare.
Proprio di recente, lo stesso Parlamento europeo si è ritrovato a discutere il futuro di questo materiale. Ed è emerso un punto saliente, così riassunto: “le materie plastiche sono indispensabili per l’economia europea, con applicazioni che vanno dalla conservazione degli alimenti alla produzione automobilistica. Tuttavia, il loro impatto ambientale è innegabile. La transizione verso un settore circolare delle materie plastiche è fondamentale per l’agenda europea della circolarità”.
Secondo un recente rapporto dell’OCSE, si prevede che la produzione e l’uso globali di plastica raggiungeranno i 736 milioni di tonnellate entro il 2040, con un aumento del 70% rispetto ai 435 milioni di tonnellate del 2020.
Quindi la plastica non sarà ridotta o sostituita da materiali diversi, ma continuerà ad essere utilizzata, anche più che in passato.
Per discutere in maniera approfondita gli scenari futuri, e guidare gli interventi pubblici e privati, dobbiamo promuovere una comprensione più approfondita del mondo dei polimeri.
Plastica: risorsa o minaccia?
Nel corso degli anni, la plastica è diventata sinonimo di inquinamento ambientale. Sebbene l’inquinamento abbia molte fonti, l’immagine di una bottiglia di plastica è diventata emblematica nella coscienza collettiva e nei discorsi sull’ambiente.
Sia chiaro: si tratta di un problema reale, e non stiamo cercando di minimizzarne l’importanza. La cattiva gestione dei rifiuti ha provocato isole di plastica nei nostri oceani e microplastiche nella nostra catena alimentare (uno studio della Vrije Universiteit di Amsterdam ha rivelato che quasi l’80% della carne e dei prodotti lattiero-caseari provenienti da animali da allevamento contengono microplastiche).
Tuttavia, questi materiali non sono finiti da soli nelle nostre acque, strade o campi. Con la crescita della consapevolezza pubblica sulla corretta gestione e smaltimento dei rifiuti, il nostro impatto ambientale può essere ridotto in modo significativo. Fortunatamente, stiamo assistendo a tendenze positive nel riciclaggio della plastica e nelle tecnologie correlate.
Nuovi usi, nuove tecnologie di raccolta e di RICICLO
Quando si parla di riciclo della plastica, spesso viene in mente il PET. Paesi come l’India, la Corea del Sud e molti altri in Europa stanno raggiungendo tassi di riciclaggio superiori al 50%. Questo materiale riciclato è sempre più utilizzato per abbigliamento, tappeti e altri tessuti, oltre che per applicazioni tradizionali come le bottiglie di plastica.
L’innovazione continua ad espandersi, con sviluppi come le strade di plastica – pavimentazioni innovative realizzate con una miscela di asfalto e plastica, e prodotti stampati in 3D, tra cui arredi urbani, oggetti decorativi e installazioni artistiche.
La tecnologia del riciclo della plastica si muove molto velocemente e ogni giorno spuntano nuove soluzioni per i materiali polimerici prima ritenuti senza speranza.
Possiamo dire: se il materiale può essere raccolto, può essere riciclato!
Noi di GC siamo orgogliosi di contribuire a questi progressi. Abbiamo sviluppato e brevettato tecnologie di riciclaggio chimico-meccanico per i pannelli HBCD-EPS e le plastiche ritardanti di fiamma. Abbiamo anche costruito il primo impianto di depolimerizzazione continua del PET, che combina il riciclaggio chimico e meccanico per trattare scaglie sporche direttamente dalle discariche. Il risultato è OLPET, un oligopolimero di poliestere con numerose applicazioni in poliuretani, adesivi, rivestimenti e vernici.
Stiamo utilizzando la tecnologia di chain extender per ristabilire le proprietà meccaniche dei polimeri di poliammide e di poliestere.
Stiamo studiando pacchetti di stabilizzazione su misura per proteggere la plastica riciclata dalle fasi del processo di riciclaggio.
Abbiamo sviluppato, in collaborazione con delle Università, una tecnologia per rimuovere gli odori dalla plastica riciclata.
Il nostro impegno per la sostenibilità procede con la ricerca e lo sviluppo continui (come stiamo facendo con il progetto europeo PLANETS), comprese tutte le soluzioni personalizzate ed ecologiche customizzate sulle specifiche esigenze aziendali.
I governi di tutto il mondo stanno fissando obiettivi sempre più ambiziosi che influenzeranno la produzione nel prossimo futuro. La strategia dell’UE per le materie plastiche, ad esempio, mira a raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile per il 2030, gli obiettivi dell’Accordo di Parigi sul clima e gli obiettivi di politica industriale dell’UE.
Il successo in questo campo richiede un impegno condiviso da parte del settore pubblico e privato, unito a un cambiamento di paradigma culturale. Sperando che le nuove generazioni comprendano il valore di questi materiali nella nostra vita quotidiana, cercando modi appropriati per utilizzarli piuttosto che condannarli apertamente.
Mentre camminiamo su questo percorso comune, lavorando per un futuro migliore, siamo a disposizione per valutare insieme nuovi approcci e soluzioni per tutti i tipi di polimeri (XPS, EPS, PE, PU, PA, PC, PET ecc.). Contattateci ora a info@greenchemicals.green!